newliturgicalmovement.org

The Peculiarities of Constantine’s Basilica of St. Peter

We continue Luisella Scrosati’s series on the orientation of Christian worship with her fifth part, “Le singolarità della basilica costantiniana di San Pietro”, originally published in Italian on the website of La Nuova Bussola Quotidiana on November 30, and reproduced here by permission of the editors. (Read Part 1; Part 2; Part 3; Part 4)
The rule of praying towards the east, which determined the orientation of churches, had some exceptions. This is neither surprising nor scandalous. It has already been mentioned that the east-west axis was sometimes not feasible, either because the buildings already existed and were converted for religious use, or because new buildings had to take into account the presence of roads and other factors that made traditional orientation impossible.
Karl Otto Nußbaum argued (see Part 4) that Italy, and Rome in particular, had no traces of oriented prayer, at least until the eighth century. On the contrary, Monsignor Stefan Heid has shown that …

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Te Deum laudamus 2025

Quest'anno facciamo precedere al Te Deum la prima preghiera della sera che, leggermente modificata, diventa quella di chiusura dell'anno appena trascorso.
Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo anno. Perdonami il male commesso, e se qualche bene ho compiuto, accettalo. Custodiscimi nel nuovo anno e liberami dai pericoli. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.
Anche quest'anno, per molti versi un annus horribilis — anche per le guerre sempre più devastanti su più fronti — ma che diventa mirabilis nella misura in cui non è comunque mancata la Grazia, il nostro Te Deum manifesta la Lode alle tre Persone della Santissima Trinità, insieme alle invocazioni e ai ringraziamenti al nostro Dio Onnipotente. Chi volesse ascoltarlo, o cantarlo, in Gregoriano può cliccare qui.
Te Deum laudamus, hodie (2025) et semper!
Nella Chiesa cattolica il Te Deum è l'Inno del ringraziamento in prosa …Altro

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Messaggio insulso-eretico di Medjugorje del 25 Dicembre 2025

”Cari figli!
Anche oggi – quando Dio mi ha permesso di portarvi fra le mie mani Gesù bambino, 😱
il re della pace, affinché Lui vi colmi con l’ardore dell’amore e della pace,
perché ogni cuore sia simile al Suo cuore in questo tempo di grazia
– siate coraggiosi difensori dell’amore del vostro Dio,
affinché Lui vi doni la Sua pace in questo tempo di grazia
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
(Con approvazione ecclesiastica) 🥴

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Alessandro Roma

Ne vedremo delle belle quando capiranno che è tutto falso. Prevedo che i medjugoriani diventeranno evangelici, testimoni di Geova, mormoni... ma tant'è... tanto anche adesso hanno una religione tutta loro. Speriamo in un intervento divino prima della frittata

Alessandro Roma

Direi oltretutto abbastanza sconnesso

analisidifesa.it

Quattro anni di disastro informativo e moralismo un tanto al chilo – Analisi Difesa

di Fulvio Scaglione
Ripubblichiamo con piacere un interessante ed efficace commento di Fulvio Scaglione apparso si InsideOver il 18 dicembre scorso.
Del “caso Limes” si è già occupato da par suo Paolo Mossetti in queste pagine e non è c’è ragione di aggiungere altro. Vorrei invece scrivere qualche riga su un aspetto della questione a prima vista secondario ma che invece spiega tanto del disastro informativo che l’opinione pubblica italiana (e in larga misura anche europea) ha subito in questi quasi quattro anni di guerra.
Una delle “colpe” che vengono imputate a Lucio Caracciolo, direttore di Limes ed editorialista dei giornali del gruppo Gedi, è di aver sostenuto, all’epoca, che la Russia NON avrebbe invaso l’Ucraina. È un questione che conosco bene perché, tra fine 2021 e inizio 2022, anch’io, nel mio piccolo, avevo detto e scritto la stessa cosa. Previsione clamorosamente sbagliata, come si è visto, ed è inutile ora ricostruire qui i perché e i percome di quella mia idea …

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«Senza Giuseppe, l’Incarnazione resterebbe un evento sospeso, privo di radicamento giuridico»
Ariel S. Levi di Gualdo

isoladipatmos.com

Tra diritto e mistero, il Natale di Giuseppe, uomo giusto. E perché non “corredentore”? – Between law and mystery: the Christmas of Joseph, a righteous man. And why not “co-redeemer”? – La navidad de José, hombre justo. ¿Y por qué no “corredentor”? – EDIZIONI L'ISOLA DI PATMOS

Italian, english, español
TRA DIRITTO E MISTERO, IL NATALE DI GIUSEPPE, UOMO GIUSTO. E PERCHÉ NON “CORREDENTORE”?
Senza Giuseppe, l’Incarnazione resterebbe un evento sospeso, privo di radicamento giuridico. Invece, per la sua fede e per la sua giustizia, il Verbo entra non solo nella carne, ma nella Legge, nella genealogia, nella storia concreta di un popolo. È questo che rende il Natale un evento realmente incarnato, non un semplice susseguirsi di immagini edificanti, tra angeli che cantano, un bue e un asinello ridotti a caloriferi di contorno scenografico e pastori che accorrono festosi.

— Attualità ecclesiale —
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Sul palcoscenico del Natale la scena è affollata. C’è Maria, che la pietà cristiana pone al centro assieme al Bambino, gli angeli che cantano, i pastori che accorrono.
Qualche sceneggiatore ha deciso di inserire nel set persino due rudimentali impianti di riscaldamento ecologico, un bue e un asinello, dipinti dall’iconografia come creature più fedeli degli uomini …

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Raffaele Vargetto

Io preferisco stare con i santi e i papi che hanno sostenuto la Corredenzione di Maria SS. Si vedrà quaggiù in un futuro prossimo chi saranno stati i veri "fantateologi" e soprattutto quando costoro si presenteranno davanti al Signore.

Mario Angheran

Gli autentici servitori di Cristo non hanno bisogno della fanta-dogmatica della 'Corredenzione' , di certo non la gradirebbero essendo la loro figura biblica mirabilmente avulsa da qualsiasi volontà in oggetto

Nella classica intervista natalizia al Corriere della Sera il presidente dei vescovi italiani spazia su tutti i temi politici del momento, e non cita neanche una volta Gesù, nemmeno rispondendo a una domanda diretta sul Natale.
Stefano Fontana

lanuovabq.it

Zuppi il politico e un Natale che può fare a meno di Gesù

POVERA CHIESA
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Nella classica intervista natalizia al Corriere della Sera il presidente dei vescovi italiani spazia su tutti i temi politici del momento, e non cita neanche una volta Gesù, nemmeno rispondendo a una domanda diretta sul Natale.
Ieri il Corriere della Sera ha pubblicato
una intervista di Marco Ascione al cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente dei vescovi d’ Italia. L’aspetto che colpisce di più della lunga intervista (due pagine) è molto particolare e merita di essere sottolineato per primo: il nome di Gesù Cristo non compare mai. Dall’intervista emerge un Natale senza Bambino Gesù. Qualcuno può dire che è lo stile di papa Francesco che continua, dato che Leone XIV, invece, non dimentica mai di parlare di Cristo e ha benedetto in piazza San Pietro le statuine del Bambino di Betlemme. Può essere così, dato che la cosa non è nuova per Zuppi, il quale sembra avere una propensione più volte manifestata a …

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Generando Educación Integral

È inutile cercare il "senso" che muove la cattolicità in chi naviga in direzione totalmente opposta...

«Dio è così grande che può farsi piccolo. Dio è così potente che può farsi inerme e venirci incontro come bimbo indifeso, affinché noi possiamo amarlo».
Dall’omelia di papa Benedetto XVI pronunciata nella notte di Natale del 2005.

lanuovabq.it

«Il Bimbo nel presepe è davvero il Figlio di Dio»

NATALE 2025
«Dio è così grande che può farsi piccolo. Dio è così potente che può farsi inerme e venirci incontro come bimbo indifeso, affinché noi possiamo amarlo». Dall’omelia di papa Benedetto XVI pronunciata nella notte di Natale del 2005.
- Il messaggio natalizio del cardinale Pizzaballa
A tutti i nostri lettori auguri di un Santo Natale. Con le notizie della Bussola torniamo il 27 dicembre.
"Il Signore mi ha detto: "Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato"". Con queste parole del Salmo secondo, la Chiesa inizia la Santa Messa della veglia di Natale, nella quale celebriamo la nascita del nostro Redentore Gesù Cristo nella stalla di Betlemme. Una volta, questo Salmo apparteneva al rituale dell'incoronazione dei re di Giuda. Il popolo d'Israele, a causa della sua elezione, si sentiva in modo particolare figlio di Dio, adottato da Dio. Siccome il re era la personificazione di quel popolo, la sua intronizzazione era vissuta come un atto solenne di adozione da parte di Dio, nel …

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